Giornata dedicata a Carlo Urbani alla Sapienza di Roma

L’11 dicembre 2017 alla Sapienza di Roma, una giornata per Carlo Urbani

Giornata dedicata a Carlo Urbani alla Sapienza di RomaL’11 dicembre Uni Sapienza dedicherà un evento speciale a Carlo Urbani. Una mattinata nata in circostanze che colpiscono: una ragazza si trova in Africa per volontariato e ‘casualmente’ si imbatte in un libro su Carlo Urbani, scritto da Jenner Meletti.

Ne rimane molto colpita, al punto che, al rientro a Roma si accorge che l’ aula magna della sua università è dedicata proprio all’uomo del libro.

Così decide di saperne di più e contatta l’AICU.

Niente accade a caso…… e l’11 dicembre a Uni Sapienza succederà questo……

Sei personaggi in cerca d'autore - Spettacolo pro Aicu

“Sei personaggi in cerca di autore” a Senigallia, con parte del ricavato devoluto ad Aicu

Il 30 settembre per iniziativa de “il Sipario”, a Senigallia, Teatro La Fenice, andrà in scena “Sei personaggi in cerca di autore”, interpretato dalla compagnia umbra “Il Castello”. Parte del ricavato della serata sarà devoluto in beneficenza all’Aicu.

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Corso per personale sanitario locale organizzato da Fondazione Ivo De Carneri e Aicu a Pemba, Tanzania

Corso per personale sanitario locale organizzato a Pemba, Tanzania

Alcune immagini del corso per personale sanitario locale organizzato dalla Fondazione Ivo De Carneri e Aicu a Pemba, Tanzania, nelle settimane fra giugno e luglio 2017.

Tra i temi affrontati, l’adozione di un approccio olistico per il controllo delle patologie correlate alla povertà e alle patologie tropicali neglette. Su questo tema è intervenuta Sharifa Humud, coordinatrice del centro per la riproduzione e la salute dei bambini a Pemba. Ha parlato delle priorità cliniche per la salute delle madri e dei figli a Pemba.

Tra gli interventi, quello della prof. Rosita Gabbianelli (Unicam) che ha tenuto una lezione su nutriepigenomica e malnutrizione.

Il corso è stato concluso dall’intervento dell’ambasciatore italiano in Tanzania Roberto Mengoni che ha consegnato i diplomi ai partecipanti. Al suo fianco il direttore del Centro di Pemba, il Public Health Laboratory Ivo de Carneri.

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Silvia, medico, vincitrice del Premio Carlo Urbani, è stata in missione a Pemba (Tanzania) per quasi tre mesi, dal 17 febbraio al 4 maggio 2017
Aicu le ha chiesto un report finale.

Programma di attività svolto: Corso di ecografia Clinica, Triage Project, Hand Washing Project
Luogo/i di lavoro durante il periodo di riferimento: Gombani Clinic, PHL-IdC, Ospedale di Chake Chake

Perchè partire?
“È una scelta, come quella di non partire…”

Perché parti? Forse è la domanda più gettonata e difficile da gestire quando si confessa che si è in partenza per un posto lontano. Il rischio è quello di cadere in luoghi comuni e motivazioni preconfezionate, “dovute”. Perchè parti? E perchè no? Scegliere di non partire è una scelta quanto quella di partire. É più facile e immediata, ma pur sempre una scelta. Per restarsene lì a casa non devi fare nulla, non devi preparare la valigia, infilare le tue scarpe e correre all’aeroporto. Così, per chi almeno una volta nella vita ha pensato di varcare il confine, per chi almeno una volta si è immaginato in una terra lontana, da quel momento la scelta di partire appare chiara e vivida nella mente. Improvvisamente capisci che partire è un’opportunità, la tua opportunità, la tua scelta naturale. Quindi la domanda: “Perchè parti?” suona strana e può coglierti impreparato, e l’unica risposta è l’entusiasmo. Partire per curiosare, partire per conoscere, partire per capire. Perchè vuoi toccare con la tua mano, respirare con il tuo naso, guardare con i tuoi occhi. Si impara a guardare in modo diverso, a cambiare prospettiva. Si parte per sentirsi un po’ scomodi, per ridimensionare i problemi e dare il giusto peso alle cose, e reimparare tutto al ritorno.

Ho lasciato a malincuore questo piccolo angolo di Paradiso che ormai profumava di casa, ci ho lasciato un pezzetto di cuore, tra i verdissimi manghi e i sorrisi della gente. Mi hanno accolto, coccolato e insegnato ad amarli e rispettarli, accettandomi come una di loro. Il mio lavoro qui è una goccia in cambio di un mare di emozioni. Non posso fare altro che ringraziare coloro che hanno permesso tutto questo: l’associazione italiana Carlo Urbani, la Fondazione Ivo de Carneri, tutto lo staff del PHL e in particolare Yahya, che mi ha aiutato fin dai miei primi passi qui a Pemba, collega di lavoro e amico. Grazie di cuore ad Hasina, che si è presa cura di me come una sorella e amica fidata di questi giorni; grazie ai colleghi e ormai amici della Clinica di Gombani, grazie a tutti i compagni di viaggio e di sogni. Grazie a tutta la gente di Pemba con cui ho avuto la fortuna di vivere giorno per giorno, imparando a mangiare con una mano riso e pesce seduta per terra, ad ascoltare il richiamo del muezzin per cinque volte al giorno, a togliermi le scarpe prima di entrare in casa, a capire l’importanza del rito del saluto.

In undici settimane a Pemba ho frequentato per prima cosa il corso di ecografia clinica per Paesi in via di sviluppo, organizzato dal Dr. Agostinis, per tre settimane. Il corso era rivolto ai 5 prescrittori (general nurses e clinical officers) che si erano distinti nelle edizioni precedenti; un ottimo corso non solo di ecografia, ma anche di clinica. La scuola che prepara i Clinical Officers a Unguja è un po’ carente da questo punto di vista; lo scopo era quello di colmare qualche lacuna cercando di capire e rispondere alle loro esigenze. Il bilancio finale è stato decisamente positivo da parte di tutti, e al termine del corso gli studenti sono apparsi più completi dal punto di vista formativo. Sicuramente sarebbe importante mantenere circa ogni 6 mesi un corso di rinforzo e ulteriore approfondimento.

Nelle settimane successive ho lavorato alla Clinica di Gombani, un dispensario rivolto in particolare a mamme e bambini, con la peculiarità di fornire gratuitamente farmaci. É funzionante per tre volte a settimana, mentre gli altri due giorni vengono dedicati ad altri dispensari, al fine di favorire l’accesso alle cure anche nelle zone più disagiate (una volta a nord e una volta a sud, scegliendo luoghi sempre diversi a rotazione ogni mese). Il team è molto competente e affiatato, composto da un’infermiera, una receptionist, un farmacista, una laboratorista, due prescrittori (un clinical officer e un nurse) e dall’autista. Il lavoro è tanto, tantissimo; mediamente vengono visitati tutti i giorni 80 bambini e 80 adulti, ma si toccano punte di 130-140 bambini al giorno. Ho cercato di capire con loro cosa potesse aiutarli maggiormente nell’organizzazione del lavoro, in modo da permettergli di svolgerlo nel modo migliore possibile. Sicuramente una persona in più sarebbe fondamentale; questo permetterebbe di riorganizzare il lavoro in modo più equo e per “competenze”. È nata quindi l’idea del progetto Triage, che in termini medici non è altro che la suddivisione dei pazienti secondo priorità per gravità; una persona formata appositamente (ma bastano poche ore di training) valuta i pazienti al loro arrivo, prendendone i parametri vitali e decidendo la priorità da assegnare a quel determinato caso. Al momento hanno iniziato a farlo in modo sistematico i due prescrittori, seguendo tuttavia l’ordine di arrivo dei pazienti, piuttosto che la gravità dei loro sintomi. Durante la loro valutazione raccolgono l’anamnesi, i parametri vitali, visitano il paziente, formulano una diagnosi e prescrivono un trattamento. La speranza è quella di riuscire ad applicare il progetto in un modo completo, ma per farlo occorrerebbe una persona in più designata a questo progetto (anche per coprire eventuali malattie/assenze del personale che rendono l’attività della giornata veramente impegnativa).

Un altro punto fondamentale su cui abbiamo lavorato in questi mesi è l’importanza del lavaggio delle mani e la disinfezione degli strumenti utilizzati durante la visita. Le malattie infettive rappresentano la principale causa di mortalità e morbilità a Pemba, soprattutto nei bambini; risultano pertanto fondamentali non solo il buon uso degli antibiotici, ma anche l’educazione e la prevenzione. Il punto di partenza è sempre l’operatore sanitario, che deve evitare in ogni modo la diffusione di tali malattie.

È inoltre fondamentale che il prescrittore insista sull’aderenza al programma vaccinale (in particolare per morbillo, poichè questa vaccinazione è prevista al nono mese, un po’ distaccata dalle altre in ordine temporale).

Abbiamo anche rivisto insieme gli ordini della farmacia, cercando di selezionare i farmaci fondamentali, eliminando doppioni o farmaci poco utilizzanti, allargando la scelta ove necessario.

Il bilancio finale dell’esperienza è assolutamente positivo, un’opportunità di grande crescita per me.

Altre criticità da considerare:
– Necessità di un training pediatrico specifico (in particolare per Abdalla anche nell’ambito di un premio/borsa di studio)
– Approfondire e intervenire sul problema malnutrizione;
– Proseguire con i corsi di formazione clinici ed ecografici, aggiungendo forse una parte di approfondimento sulla corretta prescrizione dei farmaci;
– Non mi è ben chiaro se esistano medici specialisti o farmaci o strutture adatte per bambini con ritardo mentale e nello sviluppo e pazienti psichiatrici;
– Sarebbe bello uno studio sulle patologie respiratorie per poter meglio capire il quadro epidemiologico della zona e quindi migliorare la prescrizione dei farmaci in tali patologie, che sono assolutamente prevalenti

Simposio malattie infettive al San Raffaele di Milano

Simposio sulle malattie infettive all’ospedale San Raffaele di Milano

Si è svolto all’ospedale San Raffaele di Milano l’annuale Simposio sulle malattie infettive voluto dallo stesso ospedale della Cuat (Aicu di Taiwan) per ricordare Carlo Urbani.

Due giornate di interventi, fra i quali anche la Fondazione Ivo de Carneri e l’Aicu, per lavorare nella direzione indicata da Carlo: la formazione di medici e personale sanitario.

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“Questa è la vita” di Amedeo Gubinelli, spettacolo con incasso devoluto all’AICU

Lo spettacolo “Questa è la vita” di Amedeo Gubinelli, al Cinema Teatro Italia di Ancona: due spettacoli, alle 17 e alle 21, con incasso (2500 euro) in beneficenza per l’Aicu. Il riconoscimento è stato ritirato alle 17 da Roberta Pierangeli e Francesco Vintrici, alle 21 da Federica Bernardini, consigliere Aicu, rappresentante Fita, (Federazione Italiana Teatro Amatoriale). La compagnia che ha messo in scena con successo lo spettacolo è Il Sipario.

AICU ed UNICAM ancora insieme per rinnovare la presenza a Pemba, Tanzania

 

AICU entra a far parte di un gruppo di lavoro guidato da UNICAM per riprogettare la presenza a Pemba (tanzania). Un progetto molto ambizioso cui aderiscono OMS, istituto superiore di sanità, università la sapienza Roma, università Bicocca Milano, università Trieste. A Pemba sono state le prime due vincitrici del Premio Carlo Urbani, a Pemba andranno le due nuove vincitrici che nel prossimo mese di novembre riceveranno il riconoscendo a Roma, Camera dei Deputati, dalla Presidente Laura Boldrini.

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Conclusione del Corso di aggiornamento per medici e sanitari del Vietnam

 

Si è concluso con successo mercoledì 31 agosto il corso di quattro giornate in forma residenziale dedicato ad attività di formazione e aggiornamento per un gruppo di Medici e Sanitari provenienti dal Vietnam, organizzato dall’UniversitCorso aggiornamento medici Vietnamà di Camerino, dall’Aicu – Associazione Italiana Carlo Urbani onlus e dall’Inrca. Il corso, durante il quale sono stati affrontati temi quali diritto alla salute, accesso ai farmaci essenziali, evoluzione e trattamento di malattie endemiche e malattie oncologiche, è una delle attività previste nell’ambito degli accordi stipulati tra i tre enti e finalizzate a mantenere e sviluppare proficui rapporti di collaborazione seguendo il lascito professionale e umano del dottor Carlo Urbani, medico marchigiano scomparso nel 2003, dopo aver individuato la micidiale Sars – sindrome acuta respiratoria grave. Urbani identificò la nuova patologia e contribuì, in modo decisivo, a contenere la diffusione della malattia in Vietnam.

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Da camerino al vietnam un filo diretto per la salute in nome di Carlo Urbani

UNICAM

Università di Camerino

AICU

Associazione Italiana Crlo Urbani Onlus

INRCA

Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico


UNICAM AICU E INRCA ORGANIZZANO

UN CORSO DI FORMAZIONE

PER MEDICI E SANITARI VIETNAMITI

DA CAMERINO AL VIETNAM UN FILO DIRETTO PER LA SALUTE IN NOME DI CARLO URBANI

Camerino, 26 agosto 2016 – Proseguono con successo le iniziative realizzate dall’Università di Camerino in collaborazione con l’Aicu – Associazione Italiana Carlo Urbani onlus e Inrca previste nell’ambito degli accordi stipulati tra i tre enti e finalizzate a mantenere e sviluppare proficui rapporti di collaborazione tra le tre istituzioni seguendo il lascito professionale e umano del dottor Carlo Urbani, medico marchigiano scomparso nel 2003, dopo aver individuato la micidiale Sars – sindrome acuta respiratoria grave. Urbani identificò la nuova patologia e contribuì, in modo decisivo, a contenere la diffusione della malattia in Vietnam.

Domenica 28 agosto, dalle ore 9, presso il Palazzo Ducale, prenderà il via uno specifico corso di quattro giornate in forma residenziale, fino a mercoledì 31, dedicato ad attività di formazione e aggiornamento e riservato a 12 Medici e Sanitari provenienti dal Vietnam.

A aprire i lavori i saluti delle autorità con il presidente della Regione Luca Ceriscioli, il Rettore Unicam Flavio Corradini, il presidente Aicu Emilio Amadio e Gianni Genga direttore dell’Inrca. Tanti e qualificati i relatori in rappresentanza di Unicam, Aicu, Inrca, Msf, Istituto Mario Negri, Osservatorio Italiano sulla Salute Globale che si alterneranno sui temi del diritto alla salute, sull’accesso ai farmaci essenziali, sull’evoluzione e il trattamento delle malattie endemiche e sulle malattie oncologiche.

Unicam – sottolinea il Rettore prof. Flavio Corradini – è costantemente impegnata a promuovere collaborazioni nel campo della ricerca, della didattica e della cultura con soggetti pubblici e privati che abbiano competenze nelle aree culturali presenti presso l’Ateneo. La sinergia con l’Aicu, di cui siamo molto orgogliosi e che ci riempie di soddisfazione, ci consente di attivare e rafforzare collaborazioni per lo svolgimento di tirocini, stage e attività formative, anche nel campo farmaceutico – sanitario e degli enti no-profit. Abbiamo dedicato alla figura di Carlo Urbani – prosegue il rettore Corradini – l’ultima cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del nostro Ateneo, nel corso della quale è stato assegnato il Premio Carlo Urbani a due giovani e brillanti ricercatrici, di cui una dottoranda del nostro Ateneo. Con questo corso proseguiamo la collaborazione mettendo a disposizione le competenze dei nostri ricercatori in un settore così importante per la salute umana”.

Nell’ultimo triennio – spiega il presidente Aicu Emilio Amadio – ci siamo dati, tra gli altri, l’obiettivo di puntare maggiormente su corsi di formazione dedicati a personale sanitario proveniente da paesi in via di sviluppo. L’essere riusciti nell’intento è per noi motivo di grande soddisfazione per due ragioni. La prima è che la formazione di questo tipo è perfettamente coerente con i valori espressi da Carlo Urbani; rendere indipendente e artefice del proprio destino il personale sanitario locale, lo stesso Carlo diede per primo l’esempio, come sempre, organizzando nella nostra regione, a Fiastra (Mc), un convegno sulle Malattie Tropicali da lui diretto. La seconda ragione deriva dall’aver realizzato un corso come piacerebbe a Carlo, quindi, libero da condizionamenti e con tutta la serenità necessaria ad affrontare argomenti di politica sanitaria e di accesso ai farmaci essenziali, tutto questo con operatori sanitari del Vietnam, Paese molto caro a Urbani e alla sua famiglia”.

Il corso ha come obiettivo primario quello di rispondere ad alcune esigenze formative che ci sono state veicolate dalle controparti universitarie di Hanoi, di cui siamo venuti a conoscenza tramite Giuliana Chiorrini, moglie di Carlo Urbani” – spiega Claudio Pettinari, Prorettore Vicario Unicam – e vorremmo che questa opportunità di formazione in ambito medico e sanitario segnasse la prima tappa di una proficua e duratura collaborazione fra le università nei due paesi. Va segnalato che lo scorso giugno l’Università di Camerino ha vinto un Erasmus + per gli scambi di studenti e docenti tra Unicam e due università di Hanoi. E’ stato inoltre siglato un accordo per un double degree in Informatic: i primi due studenti sono arrivati lo scorso anno e sette ne arriveranno a settembre per cominciare il loro percorso di studio in Unicam”. 

L’organizzazione di questo corso ha il merito di dare al personale sanitario vietnamita, che proviene da aree rurali piuttosto isolate e svantaggiate del paese, le conoscenze e gli strumenti necessari a svolgere al meglio il proprio lavoro medico – chiarisce Rosita Gabbianelli, delegata alla cooperazione inter-universitaria tra Europa ed Asia – ma non possiamo dimenticare la vicenda umana all’origine di questo percorso, l’esercizio di memoria nei confronti di Carlo Urbani, la cui dedizione verso la popolazione del Vietnam e il diritto alla salute in quel Paese hanno segnato la vita fino all’epilogo finale”.

Il corso, organizzato anche in collaborazione con l’Inrca-Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico, è strutturato in due parti; nei primi due giorni saranno trattati i temi della salute e delle politiche sanitarie globali, con uno sguardo alle sfide peculiari del Vietnam e ad alcune esperienze di ricerca medica avvenute nel paese. Una seconda parte si occuperà delle diverse tendenze che demarcano i profili epidemiologici e le strategie di intervento e di cura, puntando ad elementi di comunanza nei due paesi.

Corso di aggiornamento per Medici e Sanitari del Vietnam

In collaborazione con Unicam – Università degli Studi di Camerino, si terrà nelle giornate dal 28 al 31 Agosto 2016, il corso di aggiornamento per medici e sanitari del Vietnam.

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Cena dell’Accoglienza

La Cena dell’Accoglienza è un evento organizzato nel nome della fratellanza ed uguaglianza tra tutti, grazie al contributo del Comune di Castelplanio, La parrocchia di Castelplanio, La coop. Incontri per la Democrazia, l’AICU.

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Qui di seguito, si riporta il manifesto originale dell’evento.

L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CARLO URBANI A SOSTEGNO DELLA VEDOVA DI EMMANUEL CHIDI NAMDI

COMUNICATO 11/07/16

L’Aicu – Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus, dopo la recente e drammatica aggressione di Fermo costata la vita al giovane migrante Emmanuel Chidi Namdi e vista la volontà dichiarata dalla vedova di Emmanuel, Chimiary, di proseguire i suoi studi in medicina, già iniziati in Nigeria, si rende disponibile a contribuire al finanziamento per una borsa di studio a favore della stessa Chimiary. “L’Aicu – dichiara il presidente dell’Associazione Emilio Amadio – sarà vicina alla vedova di Emmanuel insieme agli altri partner, come le Università di Ancona e di Perugia, e a don Vinicio Albanesi, fondatore della Comunità di Capodarco di Fermo che ha accolto la coppia, e ad altri migranti, nella stessa città”.
“Tra gli assi fondamentali che contraddistinguono l’operatività dell’Aicu – prosegue Amadio – quello della formazione del personale sanitario riveste una particolare importanza e siamo pienamente disponibili e onorati di contribuire, per quanto nei mostri mezzi, al raggiungimento del sogno di Chimiary”.
L’Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus, attiva da oltre 10 anni, si muove in coerenza con le scelte professionali e umanitarie del dottor Carlo Urbani. Il medico marchigiano scelse di vivere la sua vita e la sua professione battendosi, fino alla scomparsa nel 2003, dopo aver scoperto e bloccato la Sars, per il diritto alla salute dei popoli dimenticati del mondo. L’Aicu, che ha sede a Castelplanio (An) e è la cittadina di nascita del dottor Urbani, finanzia e sostiene progetti solidali internazionali e, oltre all’ambito umanitario e culturale si occupa proprio di promuovere attività formative destinate a operatori sanitari sia in Italia che all’estero.

Raccolta fondi: “Novembre Solidale” AICU 2006

Raccolta fondi attraverso il “Novembre solidale” AICU 2006 raccolti, destinati ed utilizzati dal RISEAL diretto dal Dr Bertrand Sellin con la supervisione dell’OMS per la cura dell’elmintiasi e della schistosomiasi nella popolazione infantile del Madagascar. La campagna antiparassitaria, in collaborazione con il locale Ministero della Sanità, è in corso.

Premio Carlo Urbani – Edizione 2019

Premio Carlo Urbani – Edizione 2019 – consistente in tre progetti:

A) Borsa di Euro 5.000 per supportare l’ambulatorio popolare di Intersos a Roma;

B) Borsa di Euro 5.000 patrocinata dall’Università di Camerino a copertura delle spese di viaggio, di soggiorno ed utilizzo delle strutture del Public Health Laboratory (PHL) – Fondazione Ivo de Carneri – di Pemba, Tanzania, da assegnare a un Medico/Biologo/Infermiere, per la partecipazione ad uno stage formativo, della durata di tre mesi, con la finalità di favorire future esperienze lavorative in tali ambiti

C) Borsa di Euro 5.000 per sostenere il progetto di Comme Nous Senegal attraverso Come Noi (Torino)

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BENVENUTI

Vi presentiamo il sito dell’Associazione Italiana Carlo Urbani Onlus (AICU).

Vuoi saperne di più sull’associazione? Scarica lo statuto.